La crisi economica e le strette finanziarie sui capitoli, ad eccezione ovviamente quelli relativi alla casta politica, hanno convinto finalmente i vertici della Difesa a mollare la presa su qualche centinaio di strutture militari dismesse e sparse per l’Italia.Si tratta di caserme, palazzi alcuni di pregi e storici, arsenali, e fabbriche d’armi, saranno messi sul mercato e a questo proposito, la conferma viene proprio dal titolare del dicastero, Ignazio La Russa, che porterà, per la prima volta nella sua storia, il ministero della Difesa alla diciottesima edizione di MIPIM della fiera immobiliare piu’ prestigiosa del mondo, in programma dall’11 al 15 marzo a Cannes.
Secondo il Ministero la Difesa sarà attento osservatore per conoscere le opportunità di investimento futuri su immobili di pregio.
Ma va da sé che il dado sembra essere tratto e quindi anche per la Sicilia, zeppa di strutture abbandonate, si apre una prospettiva interessante, perché molte di queste infrastrutture sono locate in aree di interesse turistico e storico.
C’è però un particolare, secondo il Ministro la Russa, gli introiti saranno incamerati dal Tesoro
Secondo il Ministro, ”l’obiettivo e’ non decurtare l’operatività e l’efficienza dei nostri militari ma, anzi, migliorarla. E per farlo ci sono due strade, entrambe da percorrere: il riordino del settore e maggiori introiti”.
E se non ci fosse stata la crisi, forse, nessuno avrebbe mollato la gallina dalle uova d’oro che si chiama “infrastrutture militari dismesse”.
Strano però che ancora i soggiorni marini e montani non sono ancora stati privatizzati come era intendimento qualche anno fa. In questo settore del benessere, l’ostacolo appare arduo da superare.