Sono 1.422 i viticoltori siciliani che potranno estirpare i propri vigneti, usufruendo dei contributi messi a disposizione dall’Unione europea. Gli ettari interessati sono 2.416, per una media 1,6 ettari per agricoltore o presunto tale, per un importo pari a 17,660 milioni di euro.
Il fallimento della politica sull’agricoltura che alla fine, dopo aver certificato “agricoltori” anche persone che possiedono 1, 2 ettari di terreno, ed in alcuni casi anche molto meno, cioè quasi un giardino a uva, e dopo averli assisti e sovvenzionati per decenni, getta la spugna e paga profumatamente contributi per estirpare i vigneti.
“Si tratta – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via – di tante piccole aziende di ridotte dimensioni che non avrebbero potuto stare sul mercato. Pertanto è la logica conseguenza della riforma dell’Ocm vino. Visto, infatti, che in alcune zone i vigneti non sono affatto remunerativi e non c’è neanche mercato per cedere i diritti di impianto, per i viticoltori è stato meglio procedere con l’estirpazione”.
Il vero problema è che queste piccole aziende non dovevano essere neanche considerate aziende in quanto tale ma la politica dell’agricoltura dellehobby farm, fortemente voluta dai governi regionali che fin qui si sono succeduti, ha prodotto la più assurda proliferazione di agricoltori sovvenzinati ed assistiti che non ha eguali in Italia, senza andare troppo lontano.
Adesso, l”abbandono definitivo” e si danno contributi ad “agricoltori, o presunti tali” con 0,1 ettari. In pratica un giardino… ovvero la vittoria delle hobby farm in zona … elezioni.
E a niente vale che i contributi sono europei, è la politica siciliana che si ferma ai contributi. Niente idee, niente progetti politici e niente “imprenditori” agricoli in quanto tali.