Da oltre un anno si combatte in Sicilia ed ovviamente a Marsala, contro il punteruolo rosso che sta distruggendo tutte le palme.
Il Comune di Marsala, secondo comunicati ufficiali, avrebbe attivato tutta una lunga serie di procedure e qualche volta avrebbe, sempre secondo dichiarazioni ufficiali, ottenuto qualche risultato. L’amministrazione non si è risparmiata nell’informare la cittadinanza della necessità di intervenire subito sulle piante attaccate dal coleottero e distruggere con il fuoco o triturare finemente tutto il tronco infetto.
Consigli che per la maggior parte sono rimasti inascoltati tanto che i cittadini, proprietari di piante infette, o le lasciano marcire piantate oppure le tagliano per abbandonarle in qualche posto sperduto in campagna.
Così che il coleottero che ha invaso la pianta ha tutto il tempo per moltiplicare la specie ed infettare altre piante.
Si dirà, così è la gente. Già, ma dopo un anno di trombe e grancasse comunali su come distruggere i tronchi infetti, cosa ti fa il comune di Marsala? Li abbandona, interi ed infetti, all’interno del mercato ittico e del mattatoio. Ironia della sorta, nel primo ci sono le guardie ambientali e nel secondo la protezione civile.
Ma allora tutte le operazioni di bonifica, gli interventi di salvaguardia e prevenzione sulle piante, i costi fin qui sostenuti , sono serviti a che cosa se si scopre che l’amministrazione da una parte combatte, o almeno dice di combattere l’infestazione del coleottero, e dall’altra parte, con comportamenti contrari a quelli che chiede ai cittadini, contribuisce al mantenimento dell’emergenza?