La condizione di precariato senza fine no risparmia gli ex articolisti del Comune di Messina. Il problema dei precari sta lentamente esplodendo e vengono al pettine tutti i nodi della incapacità della classe politica degli ultimi decenni ed attuale a dare risposte non in termini di assistenzialismo come l’invenzione dei vari precari (perenni) , ma in termini di programma di sviluppo e di sana e corretta amministrazione.
Al Comune di Messina gli articolisti sono impegnati per 24 ore settimanali, ma presto (gennaio), le ore potrebbero ridursi a 18 incidendo negativamente di ben 200€ nei già miseri bilanci familiari, infatti, l’integrazione oraria di 6 ore settimanali era stata disposta dalla giunta Buzzanca fino al 31/12/2008 con l’impegno di prorogarla per l’anno 2009 allo scopo di garantire una omogeneità di trattamento tra tutto il personale precario, proroga che purtroppo ad oggi non è arrivata.
L’impegno dell’amministrazione era quello di estendere le 24 ore settimanali a tutto il personale articolista che a Palazzo Zanca conta 301 unità di cui 111 già con contratto a 24 ore settimanali.
Paradossalmente, l’amministrazione sta andando in una direzione diametralmente opposta agli impegni assunti diminuendo di 6 ore l’impiego di questi lavoratori che da tredici anni sono impiegati al Comune supplendo a carenze professionali e strutturali.
Invece delle 36 ore settimanali il regalo per il 2009 è la diminuzione del monte ore a 18.
Per contorno, l’amministrazione di Messina sembra latente nel chiarire la fine del bando, scaduto il 20/10/2008, per il passaggio di articolisti nel corpo della polizia municipale.
Come conquista sociale non c’è male in questa terra di Sicilia.