Alla fine anche la senatrice Angela Maraventano, lampedusana, “nominata” dalla Lega Nord ed inserita in una lista del nord, ha rivelato il suo vero volto leghista.
Acclamata come un’eroina appena “nominata”, ora è contestatissima per le sue posizioni “pro” Maroni.
“Martedì – ha annunciato il sindaco – l’isola si fermerà per dire no a uno Stato prepotente che vuole imporci le sue scelte”.
Lampedusa sfilerà contro lo stato padrone, e forse contro un governo regionale, quello siciliano, timoroso.
Il sindaco eroe che combatte contro l’arroganza dello stato e la pavidità del governo regionale, mentre la senatrice leghista, che ha sposato le tesi del governo di Roma capitale, è scortata dai carabinieri.
La Lega è Lega. Solidale anche quando la sua politica va contro gli interessi dell’Isola. Ma la Lega, gli interessi del nord li sa fare, eccome!
I clandestini, e scusateci se non li definiamo migranti, alla fine ce li lasciano in Sicilia, meglio dire a Lampedusa, con buona pace di tutti e con Berlusconi che dice che non ha la bacchetta magica per risolvere il problema.
Ma come? Fino a ieri ad ogni problema che si presentava arrivava puntuale l’assicurazione meneghina di Berlusconi: ghe pensi mi.
Stavolta no. “mi no ghe pensi” tiè.