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Cip6 – Non è un verso di uccelli, solo una truffa a danno dei cittadini

Il CIP6 è un provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi, ed adottato il 29 aprile 1992 a seguito della legge n. 9 del 1991, con cui sono stabiliti prezzi incentivati per l’energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili ed “assimilate” (quest’ultima voce fu aggiunta alla previsione originaria in sede di approvazione del provvedimento). In conseguenza di esso chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate ha diritto a rivenderla ad un prezzo superiore a quello di mercato. I costi di tale incentivo vengono finanziati mediante un sovrapprezzo del 6% del costo dell’energia elettrica, che viene addebitato direttamente ai consumatori finali nel conteggio di tutte le bollette. Il valore dell’incentivo CIP6 viene aggiornato trimestralmente ed i valori (in €/MWh) sono pubblicati sul sito del GSE (Gestore Servizi Elettrici). Per il 3° trimestre 2008 l’importo è pari a 68,77 €/MWh. Da qui anche il bluff dei termovalorizzatori che saranno pagati dei contribuenti che poi pagheranno anche ai gestori che venderanno a costo di produzione zero per l’energia prodotta.

Succede invece che il governo italiano preleva due miliardi di euro dalle tasche dei consumatori, tramite i cip6 che andrebbero destinati alle energie rinnovabili, per regalarli alle solite ditte, spesso più che discusse, che costruiranno gli inceneritori nel bel paese partendo dalla Sicilia”.

Ad affermarlo non è solo Sonia Alfano a nome del movimento politico siciliano degli amici di Beppe Grillo ma è cosa ormai nota anche al cittadino che poco conosce i fatti della politica nazionale e siciliana..       
 “Non solo sottraggono denaro alle famiglie – afferma Sonia  Alfano – ma lo impiegano anche per costruire inceneritori inquinanti ed economicamente insostenibili grazie ai quali gli italiani vedranno un netto incremento delle patologie tumorali. Ciò che più offende e scandalizza di tutta questa vicenda è la convinzione del Parlamento Italiano d’ avere a che fare con un popolo di idioti che lasceranno, senza colpo ferire, che i propri bambini si ammalino di tumore a causa di inutili, dispendiosi e folli inceneritori. Se pensiamo che la costruzione delle fabbriche dei tumori partirà proprio dalla Sicilia, dove i servizi sanitari non sono neppure adatti per curare le bestie, la vicenda assume i tratti della commedia; non solo ci fanno ammalare ma non sono neppure in grado di curarci. Gli onorevoli che assiepano le aule della nostra democrazia, non contenti della disastrosa situazione nella quale hanno lasciato il paese, tirano ancora la corda non rendendosi conto che quella corda si è spezzata da tempo. La maggioranza di governo da il bene stare alla sottrazione dei cip6 per costruire i fabbrica tumori e l’opposizione, essendosi astenuta dalla votazione, tace. 
Da tempo abbiamo ormai deciso di riprenderci le redini del nostro futuro e del nostro paese, costi quel che costi, poichè ormai non resta più nulla da perdere.       
Per questo parte oggi – ha annunciato Sonia Alfano – , da Reggio Emilia, Palermo, Treviso, Bologna e Bari la campagna di denuncia alla Commissione delle Comunità Europee per attivare una procedura d’infrazione verso l’Italia per violazioni delle norme sugli incentivi delle energie rinnovabili, divieto d’aiuto di Stato e direttiva europea rifiuti. Una campagna che in caso di condanna da parte della Commissione Europea con sanzione economica per lo Stato italiano, farà attivare una richiesta di risarcimento verso i deputati e senatori che hanno votato tale legge. Dovranno rispondere uno ad uno degli atti criminosi che hanno approvato poiché non è più pensabile che sia lo Stato, e dunque noi, a pagare per i loro errori. La prima deposizione della denuncia formale è avvenuta presso gli uffici di Europe Direct di Via Emilia San Pietro 22, Reggio Emilia”.

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