Se potessi avere 40 euro al mese… Ho il presentimento che anche questa volta, con la stupefacente trovata della Social Card, approvata dal nostro adorato governo, sentiremo un input inconfondibile dalle parti del nostro fondoschiena. Il primo accostamento che ho fatto è stato quello di paragonare l’iniziativa alla tessera fascista con la quale davano un tozzo di pane. E’ semplicemente vergognoso. Quaranta euro in più, roba da caviale e champagne tutti i giorni. Queste cifre esagerate però fanno effetto e in fondo lo capisco il governo, se davano altre dieci euro in più, ai bisognosi gli pigliava un colpo per tutta questa ricchezza inaspettata. Adesso, chi se l’assicura, oltre alla carta riceve pure la patente di “Morto di fame Doc”. A ben pensare, quaranta euro al mese sono più soddisfacenti del viagra. Quello ti “tira su” per qualche ora, quaranta euro almeno per due giorni. Chi arrivava a stento al 10 del mese adesso arriverà almeno al 12.
Lancio una proposta al governo: la realizzazione di una magnifica “Vaffanc…o Card”, ricaricata con quaranta offese e vocaboli sconci mensili, da “erogare”‘ a favore dell’esecutivo.
Nei servizi dei Tg Mediaset fanno vedere gente contenta di questi quaranta euro: quando la povertà perde la dignità, fa molta tristezza. Ai nostri governanti io non li vorrei né arrestare né altro, ma darei loro una pensione sociale, più i soldi della Social Card, e direi loro “Fateveli bastare per almeno quattro o cinque mesi”. E’ l’unico sistema perché capiscano davvero come si devono fare riforme nell’interesse delle fasce deboli. La verità è che questa è una fantastica operazione portavoti per il futuro e noi ci dobbiamo inca…re.
La cosa più vergognosa di questa operazione, al di là della cifra meschina, è il “certificato di miserabile” che stanno dando a tutti i poveri, una propaganda sulla pelle della miseria umana. Sono poveri? Offriamogli una sciocchezza, se no che poveri sono? Tanto loro si accontentano di poco e con la “Pover Card” si sentiranno quasi tutti come la signora Beckham.
Infine i problemi pratici per ottenerla, da non sottovalutare: la procedura di richiesta della “Misery Card” è abbastanza laboriosa (modulo di richiesta, istruzioni per compilare il modulo di richiesta), e per utilizzarla bisognerà utilizzare un codice pin personale. Ve li immaginate i nostri anziani, che non hanno mai usato un bancomat in vita loro (non sanno neanche cos’è), a doversi ricordare il pin e a utilizzare la carta al supermercato? Aiutare le persone in seria difficoltà economica è sempre una buona cosa, e questi soldi potranno fare comodo a molti, ma mi chiedo se questa sia la forma più efficace per aiutare le famiglie italiane. Se uno guadagna 500 euro al mese, cosa comprerebbe con quaranta euro in più? Continuo a pensare che molte delle misure prese da questo governo si riducano a dei semplici spot: tanta immagine e sensazione, poca sostanza.
Per finire, una supplica: potrebbe signor Silvio Berlusconi non usare le parole “bisognosi” e “meno fortunati” ma chiamarci più educatamente “poveri”? No, perchè ci fa saltare le nervature, grazie.
(e.a)