“Ancora una volta siamo costretti a prendere atto dei vergognosi comportamenti adottati dal Sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi e dalla polizia municipale di Agrigento, che ieri ha agito in piena e totale violazione della legge e dalla stampa che, come spesso accade, ha riportato notizie false ed imprecise”.
Lo ha affermato Sonia Alfano commentando i disordini verificatisi ieri durante la presentazione del libro di Vittorio Sgarbi ad Agrigento.
“Il ragazzo che ha contestato Sgarbi, continua Sonia Alfano, ha solo riportato notizie vere che una certa stampa ha subito bollato come “accuse”.
Sgarbi è un pregiudicato condannato per truffa allo Stato ed in primo e secondo grado per aver diffamato il Dottore Caselli e l’intero pull antimafia. Siamo pertanto grati al ragazzo artefice della contestazione per aver mostrato che in Sicilia esistono ancora persone in grado di urlare la verità e di contestare, legittimamente, chi si è macchiato di così gravi gesti. Siamo amareggiati per l’inqualificabile comportamento della polizia municipale che, senza nessun titolo nè motivazione, ha sequestrato il ragazzo rinchiudendolo in una stanza della biblioteca “Franco La Rocca” mentre non ha agito nei confronti dei guarda spalle di Sgarbi che, come di consueto, hanno bruscamente tentato di allontanare, senza nessun titolo, il contestatore. E’ paradossale che uomini dello Stato difendano un pregiudicato che ha truffato quelle stesse Istituzioni che le loro divise rappresentano.
Chiameremo a rispondere nelle sedi giudiziarie competenti gli artefici dei gravi episodi accaduti ieri e, ancora una volta, ci schieriamo al fianco di chi contesta, usando l’arma della verità, personaggi lesivi per l’immagine dell’ antimafia e dunque della Sicilia come Vittorio Sgarbi. Infine chiediamo che il Questore di Agrigento faccia piena luce sull’ accaduto ed identifichi tutte le persone coinvolte, tramite foto e video che forniremo noi stessi, al fine di sanzionare comportamenti illeciti specie se operati da chi indossa una divisa”.
Questo il comunicato. Da parte nostra abbiamo contattato il Comandante della Polizia Municipale di Agrigento, dr. Ferrante, il quale, nel precisare che oltre la Polizia Municipale è intervenuta la Polizia Provinciale, contesta la ricostruzione fatta dall’associazione ma si riserva, per dovere d’ufficio ma soprattutto di trasparenza, di rilasciare una dichiarazione ufficiale non appena sarà in possesso del rapporto sui fatti. Il Comandante Ferrante ha assicurato che la Polizia Municipale non farà sconti a nessuno e se qualcuno ha sbagliato ne pagherà le conseguenze.
Al momento non siamo riusciti a metterci in contatto con il Sindaco di Salemi.