In realtà il regalo lo avrebbe fatto Berlusconi convinto che con i soldi (nostri) avrebbe potuto convincere Gheddafi a fermare il traffico di clandestini. I pellegrinaggi del presidente del consiglio in Libia ad ossequiare il colonnello sbandierati come “momenti” di amicizia in realtà sono stati momenti di propaganda libica e di sottomissione di una nazione, l’Italia, ai capricci, di un dittatore. Berlusconi è riuscito in un sol colpo a far apparire l’Italia come potenza coloniale pentita, unico caso nel mondo, quando dalla Libia l’Italia e più in particolare i Siciliani, hanno subito offese e danni.
In Europa solo Berlusconi e con lui tutto il PDL hanno cantato le lodi del leader libico. Solo Berlusconi e con lui tutto il PDL hanno divulgato ai quattro venti la lieta novella della piena collaborazione della Libia alla lotta ai clandestini.
Chi paga invece le conseguenze di questa politica del nulla e di questa apertura di credito nei confronti di Gheddafi è ancora una volta la Sicilia ed in particolare le Isole di Pantelleria, Lampedusa e Linosa e più recentemtente le coste trapanesi.
La Marina militare italiana già scarsamente equipaggiata invece di essere impiegata per la tutela delle acque territoriale sembra schierata al limite delle acque libiche per imbarcare i clandestini.
2000 clandestini in pochi giorni sono il risultato dei pellegrinaggi berlusconiani in …. terra santa di Libia, e Gheddafi se la fuma.