Mentre Pakistan e India continuano a mostrare i muscoli scaricando sulla LOC (linea del cessate il fuoco) i problemi interni, la tensione in Pakistan si alza con le prove di dialogo, a Dubai, tra Nawaz Sharif, leader del PML-N e Chaudhry Pervaiz Elahi, leader del PML-Q. La notizia, smentita dal portavoce del PML-Q che ha confermato l’incontro ma ha dichiarato che era stato del tutto causale per via della partecipazione dei due ad un matrimonio, ma confermata da esponente del PML-N vicino a Sharif, crea molto interesse per le implicazioni che può avere nella politica pakistana.
L’incontro a cui avrebbero partecipato i rispettivi figli, Moonis Elahi figlio di Pervaiz Elahi, e Hassan Nawaz e Hussain Nawaz figli di Nawaz Sharif, sarebbe stato ospitato un autorevole ministro degli Emirati Arabi che ha ingenti investimenti in Pakistan.
Secondo lui i due leader hanno discusso possibile la cooperazione tra le loro parti prima elezione al Senato nel mese di marzo. “Entrambe le parti hanno una causa comune che il Pakistan People’s Party, non devono assumere la carica di presidente del Senato,” il PML-N leader detto.
Nawaz, che ha stretto l’alleanza con il nemico storico per poter defenestrare il generale Musharraf dalla carica di presidente, avrebbe stretto una alleanza con il movimento di Pevaiz, in vista ovviamente di un giuoco politico nazionale.
A Nawaz va stretto l’attuale ruolo che lo vede emarginato dalla politica che conta e soprattutto costretto suo malgrado a stare “sotto” il cappello di Asif Alì Zardari, vedovo di Benazir Bhutto.
Nawaz ha ben capitalizzato il “dialogo” con Musharraf mentre “discuteva” con il PPP di Zardari. I risultati elettorali hanno pagato la sua “azione” di contrasto, ancorchè apparso ad attenti lettori dei fatti pakistani apparente, a Musharraf e i numeri, in termini di seggi, sono andati oltre ogni aspettativa considerando che la base del suo movimento, il PML-N è essenzialmente formata dalla media borghesia.
Nawaz, egli stesso capitalista, rappresenta i latifondisti e i capitalisti che durante il suo governo hanno avuto la possibilità di grandi guadagni specie con l’amica Arabia Saudita.
Ora sembra evidente che al PML-N l’attuale situazione politica sta stretta e quindi lo scontro con il popolo del PPP, formato essenzialmente da contadini e impiegati, sta per avere inizio con imprevedibili risvolti. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui Zardari affermava che lui e Nawaz stavano lottando insieme per l’indipendenza del parlamento.
Zardari, ritenuto filo mericano, e Nawaz , capitalista e filo arabo, hanno due vite contrapposte e appare quantomeno arduo pensare che la situazione politica di potere nel paese non muti e il nemico orientale,l’India, offre a Zardari la possibilità di distogliere l’attenzione dal problema principale, la lotta alla leadership del paese. Se, come riportano fonti di intelligence, il Pakistan starebbe riposizionando la 14^ divisione su Kasur e Sialkot, e annullato ogni licenza e permesso ai militari, potrebbe significare che la tensione politica interna si è alzata di molto. Né l’India che in questi ultimi 11 anni ha avuto una media di 12 morti l’anno in attentati, né il Pakistan con i suoi problemi in FATA, possono seriamente pensare ad un conflitto aperto