A Marsala sembra non ci sia di meglio che denunciare un atto vandalistico per evitare di porsi domande e guardarsi un po’ intorno.
Qualcuno ci dice che i “vandali” o supposti tali erano in due che sarebbero scappati, cosa del resto ovvia.
Ma attenzione, secondo informazioni dell’Arma, i carabinieri sono arrivati all’1 e 50 , pochi minuti dopo la chiamata al 112 e quando sono arrivati a Porta Nuova non c’era nessuno e nessun attrezzo è stato rinvenuto dalla pattuglia che altro non ha potuto fare che prendere atto del fatto che l’albero era stato tagliato.
Successivamente altri giri di pattugliamento sono stati effettuati dai Carabinieri senza esito alcuno.
Quindi sarebbe quantomeno utile sapere chi ha parlato di due “vandali” quando nessuno sembra averli visti.
Seconda questione, il taglio dell’albero. Chi ha effettuato l’intervento “sapeva” esattamente come tagliare, uno sprovveduto vandalo avrebbe tagliato dalla parte più facile, cioè dalla gobba esterna.
Invece, come si può rilevare dalla foto, il taglio è laterale con il chiaro intento di farlo appoggiare nella caduta sul secondo albero più piccolo, abbattendone tutti i rami, e sul recinto del teatro.
Per tagliare il tronco saranno occorsi non meno di trenta minuti e quindi c’è da supporre che la chiamata il 112 è stata fatta quando l’operazione di taglio era quasi ultimata. E all’una di notte una sega elettrica sotto sforzo fa un baccano dell’inferno!
Noi di domande ce ne siamo fatte più di una. La prima e più importante è : “come facevano i supposti “vandali” a sapere che la telecamera posta come sicurezza a Porta Nuova, come le altre sparse per la città costate 387 mila euro, non funzionava?
Una risposta alla domanda potrebbe cominciare a far luce sull’accaduto e la pista dei vandali appare completamente azzardata e giustificativa di una città che vive sotto una cappa grigia e dove tutto può accadere e metabolizzato nel breve giro di una giornata.
Infine: che fine ha fatto la legna ?