E ci parlano di federalismo fiscale, di tassa di scopo e di equità sociale.
Di norma quando si parla di donazione di organi così come quando si parla di “donazione” di denaro per la ricerca scientifica, si pensa a tanti volontari, vedi l’AIDO visto che si parla di donazione di organi, che utilizzano il loro tempo per raccogliere fondi in giro per le città.
Volontariato vero, fatto di sacrifici, con il bello e con il cattivo tempo.
La Regione Siciliana invece cosa ti fa per la XVI giornata della donazione degli organi? Organizza una bella conferenza che avrà luogo domani a Villa Malfitano, con inizio alle ore 9,30 dal titolo: “Donazione e trapianti: ruolo della comunicazione”. Seguirà, probabilmente, un rinfresco.
Ovvio e scontato il saluto dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo e del neo rettore dell’Università di Palermo, Roberto La Galla, che precederanno gli interventi del direttore del centro nazionale trapianti, Nanni Costa e quello regionale, Vito Sparacino che illustreranno la situazione dei trapianti nella nostra regione.
Seguirà ovviamente, un intervento su “Volontariato e comunicazione” di Ottorino Di Francesco, coordinatore del centro regionale trapianti e un altro su: “Gli aspetti etici dell’attività dei trapianti”, di Salvino Leone, presidente dell’Istituto di Studi Bioetici “Salvatore Privitera”.
Quest’anno alla manifestazione si darà voce ai protagonisti di alcune storie di trapiantati, attraverso le testimonianza di coloro che hanno donato o ricevuto un organo.
Ora appare difficile comprendere quale contributo di idee potranno portare queste persone che da parte loro hanno trascorso giorni non lieti.
Quanto sarebbe stato utile spendere i 30/40 euro che saranno stati necessari ad organizzare la manifestazione/convegno inutile, se fossero stati spesi opportunamente per una valida campagna promozionale?
La risposta appare ovvia come ovvio sarebbe stato organizzare questa campagna invece di chiudersi all’interno di una bella villa palermitana e discutere sul niente tra intimi.
Ma la campagna pubblicitaria non avrebbe garantito la passerella e qui in Sicilia sembra che politici e personalità non possano fare a meno di averle queste passerelle.
Pensiamo che invece di perdere tempo a parlare sul niente, gli illustri intervenuti avrebbero potuto impiegare meglio il loro tempo in attività professionali inerenti la loro specialità.