A Marsala si caccia anche all’interno della città e l’Assessore all’Agricoltura ha visto bene di autorizare l’uso delle doppiette anche in aree protette dall’Unione Europea. ‘Una decisione gravissima ed un provvedimento palesemente illegittimo – mancano i pareri del Comitato regionale faunistico e dell’Istituto Nazionale Fauna Selvatica – che confermano come l’on. La Via sia poco competente in materia di tutela della fauna e, soprattutto, ostaggio della lobby venatoria piu’ estremista che vuol sparare sempre e dovunque”. Questo il duro commento della LAV Sicilia alla notizia della firma, da parte dell’Assessore regionale all’Agricoltura, di un nuovo decreto-truffa che modifica i precedenti provvedimenti sul Calendario Venatorio 2008/2009: con il decreto odierno, l’Assessore La Via apre la caccia in 4 importanti aree faunistiche (”Zone di Protezione Speciale”) protette dall’Unione Europea: ”Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela” (Province di Caltanissetta, Catania e Ragusa), ”Pantano Morchella”, ”Pantani della Sicilia SudOrientale” e ”Pantano di Marzamemi” (Province di Siracusa e Ragusa).
Si tratta soprattutto di aree umide ove decine di migliaia di migratori sostano e si alimentano (fenicotteri, limicoli, aironi, gabbiani e sterne, cicogne, anatre ecc.) comprese alcune fra le specie piu’ minacciate del globo. L’aver aperto alla caccia queste ”oasi” ornitologiche proprio in questo periodo autunnale, inoltre, costituisce un ulteriore gravissimo attacco alla fauna proprio perche’ coincide col periodo migratorio di passo, per cui gli uccelli sono costretti a sostare in quelle aree e, quindi, diventano facili vittime delle doppiette.
”Questa autorizzazione al massacro dei migratori europei e’ deplorevole ed inaccettabile – denuncia Ennio Bonfanti, responsabile ‘fauna’ della LAV Sicilia – soprattutto perche’ condotta in maniera arrogante a colpi di decreti e decretini dall’Assessore ”per la liberalizzazione della caccia” La Via: in soli tre mesi, da agosto ad ottobre, e’ riuscito a collezionare il record di provvedimenti sulla caccia (ben 4, di cui uno bocciato dal TAR a settembre) con i quali prima decide, poi revoca, poi modifica atti amministrativi che hanno il solo scopo di cancellare ogni forma di tutela della fauna selvatica della nostra Regione! Da una parte, quindi, c’e’ un Assessore refrattario alle esigenze di conservazione – conclude Bonfanti – e, dall’altra, un apparato burocratico (gli uffici regionali ”competenti” nel settore faunistico-venatorio) assolutamente inadeguato che produce un’attivita’ amministrativa confusa e pasticciona”.
Contro il provvedimento che apre la caccia nelle 4 ZPS, la LAV annuncia azioni giudiziarie urgenti e, in particolare, una denuncia contro la Regione Siciliana alla Commissione UE di Bruxelles, per la violazione della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici.