Alla fine doveva succedere. Dopo le proteste pakistane alla violazioni americane dei suoi confini e l’atteggiamento indifferente del comando USA in Afghanistan, due elicotteri Chinook americani che trasportavano truppe speciali sono stati fatti oggetto di fuoco pakistano a sud del Waziristan in territorio pakistano e sono stati costretti a rinunciare all’atterraggio e ritornare in Afghanistan.
Lo scontro ha avuto protagonisti militari pakistani che stazionano nell’area ddi controllo indicata dalla siglia BP-27 e fa seguito all’intervento americano di qualche giorno fa quando un attacco americano di terra provocò 20 morti tra civili e militanti.
Subito dopo l’attacco di terra, seguito a nord da uno missilistico, il Primo Ministro Gilani e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito hanno protestato violentemente ammonendo gli USA a desistere da attacchi in territorio pakistano.
Gli Usa, forti dell’OK di Bush che secondo funzionario del Pentagono ha dato via libera alle truppe USA di attraversare il confine senza preventiva autorizzazione del Pakistan, sembrano non sentire regioni ed insistono nella loro azione “provocatoria”.
L’incidente appare controverso. Un funzionario locale conferma l’accaduto ma un portavoce dell’intelligence pakistana, maggiore Murad Khan smentisce precisando che gli elicotteri americani volavano al confine, ma su territorio afghano. Anche gli USA smentiscono gli USA, ma da Washington !
Un portavoce della coalizione di base a Bagram, a nord di Kabul, conferma che nell’area c’è stato un conflitto a fuoco ma nega che gli USA vi siano stati coinvolti.
Non c’è conferma che lo scontro sia mai avvenuto, dichiara William Parla, portavoce USA del CENTCOM, mentre un funzionario civile pakistano in una dichiarazione rilasciata all’Agenzia Reuters ha confermato l’accaduto.
L’imbarazzo e le contraddizioni da ambo le parti starebbero ad indicare che il livello di tolleranza pakistana sia ai minimi livelli e questo scontro potrebbe essere solo l’inizio.
Il Pakistan avrebbe dato dimostrazione di non voler assolutamente accettare che gli USA violino il loro territorio.
Al di là del diritto internazionale, le operazioni militari americani potrebbero causare gravi ed irreversibili tensioni nelle aree tribali a maggioranza Pashtun.