Il vento del cambiamento in terra di Sicilia non arriva tanto dalle istituzioni e dai politici, ma dal popolo che lentamente sta cercando di uscire dalla secolare apatia in cui l’ha cacciata un spregiudicato assistenzialismo statale. Sempre più siciliani hanno cominciato a far valere i propri diritti e contestare situazioni “di sistema” che purtroppo sono ancora presenti in Sicilia.
Nella solenne cornice di Palazzo Reale a Palermo nel 2007 si è stato indetto un concorso per undici posti per consigliere parlamentare, solo che, come spesso succede in questa terra, qualcosa non sembra essere andato per il verso giusto prima e durante le prove di selezione.
Uno dei candidati ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo segnalando presunte irregolarità nello svolgimento delle prove del concorso che è per titoli ed esami. Il querelante rappresenta nell’esposto denuncia “anomalie nel sistema di sorveglianza” durante le prove e nei criteri di determinazione del calendario delle prove orali, che si sarebbero svolte a distanza di 27 giorni l’una dall’altra, creando così un notevole squilibrio di condizioni a favore di chi sarebbe stato inserito fra gli ultimi esaminandi.
Ma oltre a ciò, secondo l’esposto, sembra che ad alcuni candidati sarebbero state date precise informazioni sulle domande di esame da alcuni membri della commissione.
L’esposto contiene una serie di elementi attraverso i quali la magistratura dovrebbe accertare le cosiddette anomalie.
Con l’esposto si chiede alla Magistratura di voler accertare i motivi per cui “…a bando già pubblicato l’ARS avrebbe modificato i criteri di composizione della commissione esaminatrice, non disponendo che a presiederla fosse un magistrato o un docente universitario, riaperto i termini di presentazione delle domande e per quale motivo l’esame dei candidati è stato spalmato in un periodo così lungo e le sessioni di esame, in occasione delle prove orali, sono effettuate a distanza di 15 o più giorni uno dall’altra“.
Il querelante chiede inoltre di accertare quali candidati, risultati successivamente vincitori del concorso, hanno presentato domanda di partecipazione dopo la riapertura dei termini.
I sospetti sulla regolarità del concorso appaiono pesanti e solo dopo le indagini che la Magistratura ha già avviato, si potrà capire se sono fondati.