Non è un errore. L’amministrazione comunale di Marsala avrebbe speso ben 273 mila euro in straordinari per la tornata delle elezioni provinciali che si è svolta il 16 e 17 giugno scorso. La somma utilizzata, esageratamente sproporzionata rispetto a quelle che possono essere considerate le normali necessità istituzionali di un comune come Marsala per le attività correlate ad una elezione, appare come l’ennesima “regalia” ad un circolo ristretto di dipendenti comunali. Non si spiegherebbe altrimenti questo importo considerato che al massimo, per le attività connesse con le elezioni nelle giornate di domenica e lunedì, il numero dei dipendenti impiegati non dovrebbe essere superiore a 20 unità, tra ufficio stampa, ufficio anagrafe (per il rilascio dei certificati) e segreteria di gabinetto. E con l’importo di 273 mila euro totale ognuno di questi 20 lavoratori avrebbe incassato oltre 13 mila euro di straordinario.
Ma anche volendo considerare che per “l’enorme” lavoro da svolgere, al Municipio, l’amministrazione avesse utilizzato 50 unità, cosa che appare sproporzionata in relazione alle esigenze, ogni lavoratore avrebbe incassato qualcosa oltre “cinquemila euro” in straordinario.
La domanda a questo punto è lecita: ma come sono stati spesi questi soldi?
Abbiamo chiesto un po’ in giro. Bocche cucite al Palazzo. Di certo c’è che la Commissione Consiliare sulla Trasparenza Amministrativa ha chiesto al Sindaco di relazione sull’utilizzo dei 273 mila euro di straordinari spesi per le due giornate elettorali.