Non si può non condividere la presa di posizione del Presidente della Regione contro il Ministro di stato Gelmini (Pubblica istruzione) per l’infelice affermazione razzista secondo cui i professori meridionali (e solo loro) devono essere obbligati a seguire corsi intensivi di riqualificazione. Non condividiamo però il fatto che il Presidente “chieda” e non “pretenda” la ritrattazione delle affermazione del Ministro e le dovute scuse.
Le richieste le fa chi pensa di dover ottenere qualcosa che può essere concessa o meno. In questo caso la pretesa di scuse e di ritrattazione non è una concessione, ma un obbligo da parte del ministro e il presidente non può pensare che così si difende il sud ed in particolare la Sicilia.
Già Amato nel 2007 offese la Sicilia e tutti i politici siciliani fecero a gara per “chiedere” scuse mai “concesse”. Anche la magistratura ha archiviato le denunce che molte associazioni sicilianiste avevano presentato contro Amato. E ora la Gelmini, che come Amato ha l’aggravante di essere un ministro della repubblica italiana.
“E’ assai grave – afferma Lombardo – che ci si esprima in questi termini “razzisti” parlando di uomini e donne del sud. Non è necessario scomodare la storia o la letteratura per trovare, tra i meridionali, figure di straordinario rigore etico ed enorme valore morale e intellettuale. Figure e persone che non possono essere offese da generalizzazioni prive di fondamento logico.””
Nella grande impresa, tra gli operai e i grandi manager; nella pubblica amministrazione, nella polizia, nei carabinieri, nella guardia di finanza, nella magistratura: tra i massimi dirigenti e gli operatori di ogni livello, nulla in Italia funzionerebbe senza il contributo di fatica, sudore, sangue e intelligenza della gente del sud.”
Spiegazioni che appaiono quasi come se fosse Lombardo a doversi giustificare e non il ministro Gelmini che ha dimostrato quantomeno poco senso dello stato “unitario” e scarsa sensibilità.
Conclude Lombardo affermando che : “è’ possibile che dietro ai titoli dei giornali ci sia una forzatura del pensiero e del linguaggio. E proprio per questo motivo, chiedo al ministro di chiarire con forza, – al di là di ogni possibile dubbio – il pensiero suo e l’orientamento del governo“.
Il ministro Gelmini il suo pensiero lo ha espresso con chiarezza, e il governo a cui si riferisce Lombardo è quello italiano o di qualche paese straniero? La domanda è d’obbligo perché se il governo è quello italiano il Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi avrebbe già dovuto chiedere scusa a suo nome e a nome del governo. Se non lo ha fatto un motivo ci deve pur essere, no?